25 aprile 1945                                      25 aprile 2008  

 

IL  VALORE  DELLA  LIBERTA’

 

Si dice spesso che la libertà sia il maggior valore per l’essere umano.

Isaiah Berlin ha scritto che di questo termine sono state contate più di duecento accezioni diverse.

La libertà in effetti permette l’esistenza di altri valori :

La libertà ci da dignità, ci permette di decidere e di prenderci delle responsabilità, di operare delle scelte,ci consente di amare e di essere creativi, di ubbidire senza essere servili, di avere coraggio.

Il rischio con la libertà è quello di usarla male, di abusarne, di credere che voglia dire “ tutto mi è permesso, posso fare quello che mi pare”. E la libertà guidata dal capriccio, diventa pura violenza

Se oltre alla libertà non abbiamo anche un senso etico e morale, rischiamo di non preoccuparci delle conseguenze sugli altri di ciò che facciamo. Se, oltre a chiederci “ mi conviene, mi fa comodo ?”, non ci chiediamo anche “ è un’azione buona o cattiva, faccio del bene o del male comportandomi così ?”, rischiamo di trasformare il mondo in una giungla senza altra legge che quella del più forte.

La libertà ha bisogno di legami, di confini che ne traccino il perimetro.

La paura è un legame in negativo, perché se è eccessiva o incontrollabile impedisce di agire come si vorrebbe.

La responsabilità è invece un legame in positivo, essendo il fine ultimo della libertà, nel senso che siamo liberi proprio per operare scelte ed assumerci responsabilità.

Un altro legame positivo è rappresentato da disciplina ed ubbidienza, che non sono l’opposto della libertà, ma una sua componente fondamentale: pensiamo all’ubbidienza alla legge, che in una società è l’unico elemento che permette di tutelare la libertà di tutti.

La libertà è un valore enorme, che fa paura, perché significa prendersi delle responsabilità, rispondere delle proprie azioni, agire e scegliere in ogni circostanza, senza delegare ad altri quello che invece spetta sempre a noi fare.

Senza libertà non possiamo vivere, anche se vivere liberi significa anche essere capaci di autolimitarsi per il bene comune.

 

E’ difficile mettere un ideale davanti ai propri interessi immediati, è difficile combattere per il bene comune. Egoisticamente siamo portati a pensare a noi stessi. Ma se questo tipo di attitudine non si esercita attraverso l’educazione, che fine mai può fare la convivenza civile ?