Alessandro Giolito colpisce ancora
CHE FINE HAN FATTO
FERRAROTTI E I SENZA SEDE? Lettera pubblicata da Alessandro Giolito su 2La Sesia" il 4 febbraio 2011, con commento del Direttore del giornale. Gentile Direttore, sono scomparsi tutti? Non si vedono più per le vie di Trino e neppure in centro città, dove ormai si erano accampati in modo stabile! Ma di chi stiamo parlando? Ma sì, di quel gruppo che era senza sede, senza fissa dimora, con le idee molto chiare su temi importanti, il sociale, la cultura, la sanità, la finanza di tipi cubano, la sicurezza del territorio con tanto di nucleare e alluvioni. Adesso sì che è chiaro: stiamo parlando del Gruppo Senza Sede. Erano ben capitanati da un grande comandante. Ma voci riferiscono che lui non è scomparso come il resto della sua associazione, lui frequenta in modo dolce le stanze dei bottoni del Comune di Trino, organizza tutta la parte culturale e sociale, per nome e conto dello stesso Comune. La domanda per chi non fosse avvezzo di boschi e parchi sorge spontanea: di chi stiamo parlando? Sempre e solo del signor Bruno Ferrarotti, attivo scrittore, storico, boscaiolo, sicuramente il più importante esempio di tuttologia dell'ultimo ventennio in Trino. Dobbiamo ritornare indietro di qualche anno, correva infatti l'anno del Signore 2004, alcune esponenti della politica trinese si staccano dal partito democratico e, con a capo l'uomo dei boschi, si danno un gran da fare nel criticare l'operato delle due amministrazioni Ravasenga (7 lunghi anni per loro!!) a tutto campo, manifesti, locandine, riunioni, manifestazioni, richieste di disponibilità, raccolte di firme, parevano una bottiglia di spumante agitata, pronta per esplodere, sempre pronta a richiamare gli amministratori al loro dovere, a non sprecare le risorse, a fare di più per i poveri ed i meno fortunati. Ogni mega festa era vista come diabolica, Roberto Rosso il diavolo in persona. Accidenti che bei propositi!. Poi arriva l'anno 2009, subentra una nuova amministrazione, sempre di centro-destra e i poveri membri del Gruppo Senza Sede, adesso che avevano trovato la sede, perdono il loro capo carismatico. Ma si può? Nessuno più fiata, nessuno scrive più articoli, nessuna attacca più i manifesti nella tanto amata bacheca tutta rossa. Il bello però è che non riescono più a trovare il loro grande capo. Lo cercano disperatamente ovunque, anche all'Abbazia di Lucedio, ma lì sarebbe difficile trovarlo. Finalmente qualcuno di loro si insospettisce, che fine avrà fatto? Poi capiscono che basta andare in Comune, sempre nei famosi uffici, lo vedono al timone del vascello che issa la bandiera tanto amata della destra, a dirigere i programmi attuali e futuri, con il Sindaco che sull'attenti batte i tacchi al suo cospetto ed esegue i suoi ordini precisi e si dà un gran da fare nell'affidare risorse importanti a un sodalizio davvero importante per la nostra città: la Partecipanza dei Boschi. A dir la verità, ogni tanto si intravede qualche membro dell'ex Gruppo Senza Sede, ma sono tutti tanto tristi, qualcuno è anche un pò risentito, d'altronde il capo era il capo. Adesso sono rimasti soli. Qualcuno si lamenta: sospetti, commenti, voci fumose, con una domanda che loro stessi si pongono accompagnati da un grande dubbio. Perché il capo non è più con noi? Perché il capo comanda una compagine di destra?, Lui ci parlava sempre di paesi dell'est europeo, oggi va tutto bene. Perché tutto questo? Mica il capo era già d'accordo? Ma no, su dai, è un uomo fatto tutto d'un pezzo, non ci lascerà soli per sempre. un giorno o l'altro tornerà e sarà di nuovo a capo del Gruppo Senza Sede. I senza sede attendano la prossima tornata elettorale, il capo tornerà! Con tanta tenerezza, ricordando i tempi passati. Alessandro Giolito. Lei magari pone domande legittime, ma la sua lettera è velenosa. E Trino, io credo, ha bisogno di disintossicarsi sai veleni. Proprio l'ex candidato sindaco dei Senza Sede, oggi, parla sulla Sesia di veleni veri. reb. COMUNICAZIONE SOCIALE URGENTE Causa forte crisi provocata dall’astinenza al potere amministrativo cercasi disperatamente Comune limitrofo, disposto ad adottare 46enne ex assessore trinese al bilancio trombato alle elezioni del 2009. Si sconsiglia l’affidamento di un incarico ai beni culturali Trino, febbraio 2011 (scaricate il nostro manifesto) |
LA NOSTRA RISPOSTA pubblicata su "La Sesia", "Il Monferrato", "La Stampa". Siamo consapevoli che l’intelligenza a senso unico di Alessandro Giolito (ex assessore al bilancio ed ex amministratore di Terre d’Acqua), lo tiene ancorato alla convinzione che tutti debbano avere un “duce” che comandi con pugno di ferro, squadristi, avanguardisti, balilla e piccole italiane. Gli risulta quindi impossibile recepire cosa sia una libera associazione di uomini e donne pensanti autonomamente, non uniformati al pensiero unico, che destinano tempo libero e denaro proprio, alla realizzazione di obiettivi condivisi ed alla diffusione di informazioni di pubblico interesse, nel rispetto reciproco e nei limiti delle singole capacità. Le associazioni di volontariato, non sono partiti politici né legioni militarizzate dove si sta sull’attenti battendo i tacchi. Non tenti Giolito di sminuire la nostra vera natura di associazione culturale, per inquadrarci superficialmente e soltanto come oppositori a prescindere dall’operato di qualsiasi amministrazione. Il Gruppo Senza Sede dal 2006, ha avuto il coraggio di alzare la voce nel torpore generale, opponendosi alla podestarile giunta Ravasenga /Rosso/Giolito, dopo quattro anni di mega feste e mega mangiate, di costruzioni mastodontiche di edifici rimasti vuoti, di spreco spudorato di denaro pubblico destinato a grotteschi esibizionismi, inadatti ad una piccola comunità come quella trinese, con necessità ben più urgenti e persino offensivi negli anni seguenti, con l’avanzare di una crisi economica che avrebbe messo in ginocchio il paese. Ci siamo opposti ad un pesante ostracismo messo in atto nei nostri confronti, con un numero insostenibile di rifiuti ad usare le sale pubbliche, per poter presentare eventi culturali e sociali. I componenti del Gruppo, dopo la caduta della giunta Ravasenga del 19 febbraio 2009, hanno proposto a Marco Felisati e ad Alessandro Portinaro una coalizione collaborativa delle forze politiche di destra e di sinistra, con il preciso scopo di costituire una lista civica che avesse la forza di scongiurare l’avvento di una terza amministrazione Ravasenga, in una città in ginocchio. Per sintetizzare: democratica collaborazione nell’interesse di tutti e, basta guardarsi attorno per capire al volo quanto sia prezioso il bene comune e come ci stia sfuggendo di mano. Ricordiamo a Giolito le iniziative messe in atto dal Gruppo senza Sede dopo il 19 febbraio 2009 usando anche i locali pubblici ed in particolare la Biblioteca civica, fino ad allora negati : 28 febbraio 2009 incontro con Costanza Lerda “ Scuola di pace di Boves” ; 17 aprile 2009 Alberto Cavaglion presenta “ La Resistenza spiegata a mia figlia” ; 9 ottobre 2009 proiezione del film “Il mare non bagna le nuvole” scritto e diretto da Gianni Mongiano ; 16 ottobre 2009 serata informativa su “ fotovoltaico e pannelli solari” con Gian Piero Godio di Legambiente; 23 ottobre 2009 sulla guerra in Iraq discutono Don Renato Sacco di Pax Christi e Pierangelo Bucino di Emergency; 19 novembre 2009 conferenza del professor Paolo Di Motoli su “Islam, fattore di integrazione o disintegrazione” ; 19 dicembre 2009 presentazione della ricerca storica di Franco Crosio e Bruno Ferrarotti “ Trino risorgimentale” ; 21 marzo 2010 il magistrato Rita Sanlorenzo parla sul tema “Costituzione e rispetto delle regole” ; 12 settembre 2010 il professor Francesco Rigazio presenta un suo saggio sul partigiano trinese Andrea Picco morto a Mauthausen nel 1945 ; 11 dicembre 2010 conferenza sulle malattie degenerative della terza età e malati cronici non autosufficienti, relatori il Dott. Piero Secreto e Giuliano Maggiora, Presidente di Alzheimer Piemonte. Ci fermiamo con le elencazioni, non certo con le iniziative, auspichiamo che Giolito sappia mantenere lo stesso stile della sua lettera, pubblicata sulla Sesia del 4 febbraio scorso, nella stesura delle memorie difensive, per dare un ulteriore tangibile segnale della sua forza. Stampato in proprio, Trino, febbraio 2011
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