Nel
2011 l’Associazione culturale Gruppo senza Sede, ha
destinato tre dei propri progetti all’adesione alle
iniziative organizzate dal Comune di Trino, per le
celebrazioni dell’Unità d’Italia. Il primo è stato
realizzato il 3 marzo scorso al Teatro Civico, con gli
studenti degli Istituti Artistico ed Alberghiero, con
la presentazione del romanzo
“Senza nulla in cambio”, il fondale del teatro
arricchito da un magnifico allestimento, il dono ai
presenti di un originale segnalibro, realizzati dagli
insegnanti e dagli studenti e la distribuzione del testo
integrale e della storia dell’Inno d’Italia. Il
secondo progetto si è concretizzato domenica 20 marzo al
Palazzo Paleologo con l’inaugurazione, da parte di
Sindaco e Giunta, degli spazi destinati a museo, messi
a disposizione delle Associazioni di volontariato. Il
salone principale è stato riservato all’esposizione
di 36 pannelli ricavati dall’appendice del volume
“Trino Risorgimentale” di Franco Crosio e Bruno
Ferrarotti, (edito nel 2009 dal Gruppo senza Sede, con
il contributo di Regione Piemonte e Comune di Trino) e
resterà aperto al pubblico fino al 18 giugno, tutti i
sabati pomeriggio dalle 16,30 alle 19,30, come
specificato sul programma stilato dal Comune. La terza
iniziativa sarà il 17 aprile prossimo con
la mostra : “ I libri che hanno
fatto gli Italiani”, allestita presso la
Biblioteca civica “Favorino Brunod”, fino al 15 maggio,
visitabile nei giorni ed orari di apertura della
Biblioteca, con l’esposizione dei fogli originali della
rubrica di critica letteraria “Tuttolibri” , dal
settembre 2009 al marzo 2011, e di tutti i volumi
recensiti. Il Gruppo senza Sede ha inoltre chiesto ed
ottenuto l’inserimento nel Piano di Offerta Formativa
dell’Istituto Comprensivo, della presentazione del libro
:
”
Nonna Luciana e la Costituzione
italiana spiegata ai bambini”. Il 28 marzo
prossimo, presso l’Auditorium “Famiglia Tricerri”, alle
14,30, l’autrice Silvia Delzoppo, insegnante, dialogherà
con gli scolari di quinta elementare spiegando il
significato dei principali articoli, trasformati nel
suo libro in aneddoti, filastrocche, indovinelli e
disegni per essere facilmente memorizzati dai bambini,
collegando la Costituzione al Risorgimento, parlando del
suo nuovo libro, appena pubblicato : ” Nonna Luciana ed
il Risorgimento”.
Vorrei
sottolineare il lavoro e l’entusiasmo di tutti coloro
che si stanno impegnando in queste celebrazioni e
ringraziare pubblicamente i componenti del Gruppo di cui
faccio parte, per il grande impegno volontaristico, per
la serietà, la competenza, la pazienza, la caparbietà e
lo spirito di coesione dimostrati nell’affrontare ogni
impegno e nel superare le difficoltà.
Il Presidente
Santina Ferrarotti
Alcune immagini della manifestazione

Una cascata di stoffa dorata: articolo pubblicato da
alunni e docenti del Liceo Artistico "A. Alciati" sede
staccata di Trino su "La Sesia dell'11/03/11.
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Il 3 marzo 2011 alle ore 11,00 ha
avuto luogo la prima delle iniziative pensate ed
organizzate dal Gruppo Senza Sede per le celebrazioni
del 150° anniversario dell'unità d'Italia. In
collaborazione con il Comune di Trino, con il Liceo
Artistico "Alciati" e l'Ist. Prof. per i Serv.
Alberghieri e Ristorazione I.T. Agrario "G. Ferraris"
è stato presentato il romazo "Senza nulla in cambio", di
Anna Lavatelli e Anna Vivarelli.
Scaricate la
locandina di invito.
Sono stati oltre 150
studenti del Liceo Artistico “Alciati” e dell’Istituto
Alberghiero “S. Ronco” ad “invadere” il Teatro Civico alle ore
11 di giovedì 3 marzo 2011, per la prima manifestazione per le
celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. L’iniziativa è
stata proposta e realizzata dal Gruppo senza Sede, che fa parte
del comitato che riunisce per l’occasione le associazioni di
volontariato, sotto il patrocinio del Comune di Trino, con la
collaborazione dell’Assessorato alla cultura e degli istituti di
scuola superiore. Sarà una giornata dedicata ai giovani, con la
presentazione del romanzo per ragazzi “Senza nulla in cambio” e
la presenza delle autrici : Anna Lavatelli, insegnante di
lettere ed Anna Vivarelli, laureata in filosofia, scrittrice di
racconti, testi teatrali e radiodrammi per la Rai. Il
Gruppo senza Sede con questa sua prima iniziativa, ha scelto di
rievocare il Risorgimento uscendo dai libri di storia per
sbirciare, attraverso un romanzo, nella vita e nei sentimenti di
persone comuni e nella storia d’amore tra due adolescenti, nel
cuore delle passioni dell’Ottocento, con riferimenti a
personaggi storici, a tradizioni e luoghi del Piemonte e
della Toscana che furono teatro dell’Unità d’Italia. Una storia
di passione romantica, dedizione fraterna e lotta per la
giustizia….: “ Tu dei essere solo te stesso. Nient’altro che te
stesso. E’ questa la vera sfida. E’ così che si misurano gli
esseri umani”…… (pag. 177). “ Il padre migliore è quello che si
impegna a lasciare in eredità ai propri figli un mondo più
libero di quello che ha trovato…….” (pag. 376). Gli studenti
oltre a partecipare all’organizzazione pratica, hanno riservato
una sorpresa iniziale ed hanno letto brani del romanzo,
intercalandoli all’ esposizione delle autrici. In
contemporanea, è stata allestita una mostra sul Risorgimento e
l’Unità d’Italia, con l’esposizione di pannelli, libri e
documenti cartacei e manichini in abiti da soldati, “prestati”
dalla Biblioteca “Angela Piras” di Mazzo di Rho.La
manifestazione era inoltre aperta al pubblico.
Associazione
culturale Gruppo senza Sede. |
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Inaugurazione spazi museali dedicati alle celebrazioni del
150°anniversario dell’Unità d’Italia - Palazzo Paleologo
COMUNE DI TRINO
Domenica 20 marzo 2010 ore 10.30
Palazzo Paleologo - piazza Garibaldi
Assessorato alla Cultura
Assessorato Eventi e Manifestazioni
Assessorato all'Ambiente e gestione del Verde Pubblico
Domenica prossima, alle 10.30, presso il porticato del Palazzo
Paleologo di Trino,avranno luogo gli interventi introduttivi
delle celebrazioni del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia.
Gli spazi interni del Palazzo Paleologo ospiteranno diverse
mostre dedicate ai temi importanti e ai protagonisti dell'Unità
d'Italia.
Gli interventi delle Autorità saranno intervallati da momenti
musicali curati dalla Banda Cittadina “Giuseppe Verdi” che
eseguirà musiche e brani risorgimentali oltre che l’Inno di
Mameli.
Negli spazi esterni del Palazzo Paleologo la locale PAT
(Pubblica Assistenza Trinese) proporrà e i mezzi e gli strumenti
di soccorso dall’epoca dell’Unità d’Italia ad oggi.
1.TRINO RISORGIMENTALE E L’UNITA’ D’ITALIA
Nella manica principale di Palazzo Paleologo 36 pannelli
riprodurranno la storia dell' Unità d'Italia con le immagini di
un album di figurine celebrativo realizzato nel 1961 in
occasione dei 100 anni dell'Unità d'Italia.
L' album (edizioni BEA) è tratto dal Libro "Trino
Risorgimentale" di F. Crosio e B. Ferrarotti (inserito nella
collana Studi Trinesi/20 - 2009) e l’iniziativa è realizzata in
collaborazione con l’ Associaizone Culturale Gruppo Senza Sede..
Le immagini, che riproducono i momenti salienti e i protagonisti
della storia risorgimentale italiana, insieme alle didascalie
che le accompagnano, consentono una semplice rilettura della
storia che portò all'unificazione.
La mostra sarà aperta al pubblico grazie alla disponibilità di
molte Associazioni Trinesi che, volontariamente, apriranno il
Paleologo nelle date prestabilite.
La mostra è stata messa a disposizione di tutte le classi delle
scuole di Trino (di ogni ordine e grado) e grazie alla
collaborazione dell'Associazione Culturale Memores di Vercelli
verrà aperta agli studenti con il supporto di guide qualificate.
http://www.grupposenzasede.it/Presentazione%20volume%20Trino%20risorgimentale.htm
Immagini della mostra.
2. CAVOUR POLITICO E IMPRENDITORE AGRICOLO A TRINO
Una seconda mostra ricostruirà i tratti salienti della vita
politica del protagonista principale delle vicende
risorgimentali, ovvero il Conte Camillo Benso di Cavour,
consigliere comunale a Trino (dal 1859 al 1861) ma anche
imprenditore agricolo presso la Tenuta di Leri Cavour sempre a
Trino.
Uno sguardo inedito della vita di uno degli uomini che, anche
durante la permanenza a Trino, progettò e ideò gli eventi che
accompagnarono l’Unità d’Italia.
3. RECUPERO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DELLA CASA CAVOUR E DEL
BORGO DI LERI
Grazie ad un progetto di recupero della Casa Cavour, realizzato
dall'arch. Giovanni Bianco e finanziato dal Comune di Trino,
dalla Regione Piemonte - Assessorato alla Cultura e dagli
Sponsor privati (imprenditore agricolo Guglielmo Boggio Sella e
Agatos Enel Green Power), dopo anni di assoluto abbandono e
distruzione, torna a rivivere il Borgo di Leri Cavour (Comune di
Trino) ed iniziano i lavori di messa in sicurezza della Casa del
Conte Cavour depredata in questi anni di ogni sua parte.
Le immagini riprodurranno il Borgo di Leri e la Casa Cavour
prima del progetto di recupero e nel pieno del suo abbandono, e
come sta cambiando oggi dopo le prime azioni di recupero.
http://www.facebook.com/profile.php?id=100000586071468#!/album.php?aid=615733&id=647775463
4. ESPOSIZIONE DELLA BANDIERA ITALIANA RISTRUTTURATA E
RECUPERATA DALL’ASSOCIAZIONE TRIDINUM
Grazie ad un delicato progetto di recupero della Bandiera
Tricolore dell’epoca, proprietà del comune di Trino e ritrovata
presso i locali comunali, l’Associazione Tridinum, in
collaborazione con la Soprintendenza per i beni Storici e
Artistici del Piemonte, con grande merito, ha riconsegnato alla
cittadinanza il simbolo più importante delle celebrazioni in
corso: il nostro amato Tricolore.
http://www.tridinum.org/index.htm
5. SPARTITI MUSICALI CON MUSICHE RISORGIMENTALI
Nelle prossime settimane si aggiungerà anche la mostra di alcuni
spartiti con musiche risorgimentali curati e selezionati dal
Maestro e Musicista della Banda Cittadina “Giuseppe Verdi”,
Bruno Raiteri.

Logo del Comune di Trino per il 150° Anniversario dell'Unità
d'Italia
realizzato da Gigi Reale
Orari e giorni di apertura della mostra di figurine:
Visita libera domenica 20 e sabato 26 marzo ore 16,30-19,30
Visita libera sabato 2, 16, 30 aprile ore 16,30-19,30
Visita guidata sabato 9 aprile ore 15,00-24,00
Visita libera sabato 7, 14, 21, 28 maggio ore 16,30-19,30
Visita guidata sabato 4 giugno ore 10,00-12,00
Visita libera sabato 11, 18 giugno ore 16,30-19,30
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Il
Risorgimento italiano tra inni, canti ed opere liriche
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Per
ripensare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia
attraverso inni e canti nazionali (magari anche opere
liriche) ci vuol altro che l’estemporanea caciara
“sanremese” provocata da Gianni Morandi nello scorso
novembre. Occorre invece tracciare un percorso storico
che ripercorra le tappe cronologiche fondamentali di una
particolare produzione musicale/letteraria che ha
sorretto, caratterizzato e dispiegato il nostro
Risorgimento. E’ perciò indispensabile comporre un
progetto culturale che comprendendo canti ed inni (anche
stranieri, per le inevitabili implicazioni
storico-politiche sull’Italia) nonché frammenti di opere
liriche, definisca un quadro esauriente, anche se
ragionevolmente limitato, del complesso rapporto
creatosi nel periodo risorgimentale tra convinzioni
ideologiche e linguaggi musicali.Tale progetto è stato
proposto alla banda musicale «Giuseppe Verdi» di
Trino che per la primavera 2011 cercherà, per quanto
possibile, di concretizzarlo attraverso un concerto
specifico che faccia ascoltare la maggior parte dei
brani musicali citati di seguito. |
Il breve
ma essenziale itinerario storico-musicale (per il quale
sarebbe anche utile editare una appropriata
pubblicazione che raccogliesse, limitatamente ai canti
ed agli inni, le scritture musicali con i relativi testi
a fronte) è suddiviso tra «inni e canti nazionali» ed
«opere liriche».
Inni e canti nazionali
1745:
DIO SALVI IL RE (LA REGINA). Per il Governo britannico
gli autori della musica e delle parole sono
ufficialmente “ignoti”. Il brano fu composto su
comando di Giorgio II Hannover divenuto re di Gran
Bretagna.
1792:
LA MARSIGLIESE. Composta, sicuramente per il testo, da
Claude Joseph Rouget de Lisle (con il nome originale «Canto
di guerra per l’armata del Reno”), in seguito alla
dichiarazione di guerra della Francia all’Austria e
Prussia. L’origine della musica è invece più discussa
poiché, contrariamente ad altre composizioni di Rouget
de Lisle, non è stata lasciata scritta dallo stesso
autore. Si segnala però la somiglianza con la linea
melodica del secondo tema del primo movimento del
Concerto per pianoforte n. 25 in Do maggiore K 503,
scritto da W. A. Mozart nel 1786.
1799:
INNO ALLA REPUBBLICA PARTENOPEA. Scritto da Luigi Rossi
e posto in musica da Domenico Cimarosa qualche tempo
dopo la proclamazione della Repubblica Napoletana. Con
la restaurazione borbonica e la caduta della Repubblica
Partenopea, Rossi è giustiziato e Cimarosa è costretto
all’esilio a Venezia.
1831:
MARCIA REALE. Scritta da Giuseppe Gabetti, capobanda del
Reggimento Savoia, su incarico di Carlo Alberto di
Savoia. Dal 1861 promossa ad «inno nazionale».
1847:
FRATELLI D’ITALIA. I versi sono di Goffredo Mameli e la
musica di Michele Novaro. E’ anche conosciuto come INNO
DI MAMELI o CANTO DEGLI ITALIANI.
1848:
MARCIA DI RADETZKY. Scritta da Johann Strauss padre, in
onore del Comandante supremo delle truppe
austro-ungariche che nel 1848/49 reprime i moti
patriottici. Diviene il simbolo, non solo musicale, di
un’epoca che si oppone alla MARSIGLIESE ed alle idealità
democratiche rappresentate dal canto francese.
1858:
LA BELLA GIGOGIN. Scritta dall’autore milanese di
ballabili Paolo Giorza, è eseguita per la prima volta il
31 dicembre al teatro Carcano di Milano in occasione di
un concerto della civica banda musicale. Accompagna
tutte le vicende che seguono la formazione dello Stato
nazionale e trascina la sua popolarità anche nel
Novecento, fino ad essere considerata come possibile
inno nazionale.
1859:
INNO DI GARIBALDI. Composto alla vigilia della Seconda
Guerra d’Indipendenza con il titolo CANZONE ITALIANA.
Autore della musica è Alessio Olivieri mentre le parole
sono del poeta Luigi Mercantini già autore della «Spigolatrice
di Sapri» (“Eran trecento, eran giovani e forti…”),
dedicata alla sfortunata spedizione di Carlo Pisacane.
1860:
Le note di FRATELLI D’ITALIA risuonano spesso con L’INNO
DI GARIBALDI.
1862:
Giuseppe Verdi scrive L’INNO DELLE NAZIONI (testo di
Arrigo Boito) richiamando il motivo di FRATELLI
D’ITALIA, accanto alla MARSIGLIESE ed all’inno inglese
DIO SALVI IL RE. Ignora la MARCIA REALE. Toscanini, in
America nel 1943, registra una esecuzione del brano di
Verdi aggiungendo, ai tre inni citati, l’INTERNAZIONALE.
1871:
L’INTERNAZIONALE. Le parole originali furono scritte in
francese da Eugène Pottier per celebrare la Comune di
Parigi. Pierre Degeyter scrisse la musica nel 1888.
Fino a quella data il testo veniva generalmente cantato
sull’aria della MARSIGLIESE.
1909:
GIOVINEZZA. Scritto da Nino Oxilia sulle note di
Giuseppe Blanc. Nasce come canto goliardico dal titolo «Il
Commiato» e diventa, via via, cambiando le parole
del testo iniziale: inno degli Arditi (1917,
testo anonimo), inno degli Squadristi (1919,
testo di Marcello Manni), inno trionfale del Partito
Nazionale Fascista (1925, testo di Salvator Gotta).
1918:
CANZONE DEL PIAVE. Anche conosciuta come LA LEGGENDA DEL
PIAVE fu scritta dal maestro Ermete Giovanni Gaeta (noto
con lo pseudonimo di E. A. Mario) nel mese di giugno,
subito dopo la Battaglia del Solstizio.
1932:
Il 28 agosto il segretario del PNF, Achille Starace,
vieta categoricamente l’esecuzione di inni e canti che
non siano quelli del regime fascista. Consentiti come
“inni nazionali” la MARCIA REALE e GIOVINEZZA, spesso
eseguiti l’uno dopo l’altro nelle cerimonie pubbliche.
1943:
Dopo l’armistizio dell’8 settembre il governo Badoglio
affida il ruolo-tampone di inno nazionale alla CANZONE
DEL PIAVE.
1944:
La trasmissione di Radio Bari «L’Italia Combatte»
vede appaiati in apertura l’INNO DI GARIBALDI e l’INNO
DI MAMELI.
1946:
Il 14 ottobre, mentre si svolgono i lavori
dell’Assemblea Costituente, l’adozione dell’INNO DI
MAMELI come inno nazionale italiano viene stabilita da
un provvedimento governativo, su proposta del Ministro
della Difesa Cipriano Facchinetti. La decisione ha
carattere “provvisorio”. A tutt’oggi è ancora
inno nazionale “provvisorio”.
1970:
Come inno del Consiglio d’Europa viene scelta l’ODE ALLA
GIOIA (dalla Nona sinfonia in Re minore op.
125 di L. V. Beethoven). Un brano musicale senza
parole che bisognerebbe eseguire ogni volta che viene
suonato l’inno nazionale. |
Opere liriche*
1813:
L’ITALIANA IN ALGERI (Gioacchino Rossini, 1792-1868).
Libretto di Angelo Anelli. Prima rappresentazione:
Venezia, Teatro San Benedetto, 22 maggio 1813. Un testo
come quello del rondò di Isabella (atto I) “Pensa
alla Patria” fece temere, alla censura borbonica, il
riaccendersi di sentimenti patriottici.
1829:
GUGLIELMO TELL (Gioacchino Rossini, 1792-1868). Il
libretto, tratto dall’omonimo dramma di Schiller e da un
racconto di Claris de Florian, fu elaborato da Étienne
de Jouy e poi da Hippolyte Louis Florent Bis. Prima
rappresentazione: Parigi, Teatro dell’Opéra, 3 agosto
1829. Si rievoca il tema della Svizzera oppressa dal
dominio asburgico e la ritrovata libertà dopo la
cacciata dello straniero. |
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1831:
NORMA (Vincenzo Bellini 1801-1835). Libretto di Felice
Romani. Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla
Scala, 26 dicembre 1831. Nell’atto I il coro dei Druidi
invoca la ribellione dei Galli contro il giogo degli
oppressori romani.
1835:
I PURITANI (Vincenzo Bellini 1801-1835). Libretto di
Carlo Pepoli. Prima rappresentazione: Parigi, Théâtre
Italien, 24 gennaio 1835. In particolare nell’atto III
si evidenziano le lotte fra cattolici e puritani
nell’Inghilterra del 1600 al tempo di Oliver Cromwell.
1842:
NABUCCO (Giuseppe Verdi 1813-1901). Libretto di
Temistocle Solera. Prima rappresentazione: Milano,
Teatro alla Scala, 9 marzo 1842. Nell’atto I la
cabaletta di Zaccaria “Che sia morte allo stranier”
fu così cantata fino al 1848: in seguito, quando la
censura divenne più rigida e la repressione più serrata
la frase venne, occasionalmente, sostituita con il verso
“Come notte a sol fuggente”. Nell’atto III
attraverso il coro “Va pensiero sull’ali dorate”
gli ebrei incatenati e costretti al lavoro pensano con
nostalgia alla loro patria.
1843:
I LOMBARDI ALLA PRIMA CROCIATA (Giuseppe Verdi
1813-1901). Libretto di Temistocle Solera. Prima
rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 11 febbraio
1843. Atto IV “O Signore, dal tetto natio”.
1844:
ERNANI (Giuseppe Verdi 1813-1901). Libretto di Francesco
Maria Piave. Prima rappresentazione: Venezia, Teatro La
Fenice, 11 febbraio 1844. L’azione si svolge in Spagna e
ad Aquisgrana nel 1519. All’atto III il coro “Si
ridesti il Leon di Castiglia”.
1849:
LA BATTAGLIA DI LEGNANO (Giuseppe Verdi 1813-1901).
Libretto di Salvadore Cammarano. Prima rappresentazione:
Roma, Teatro Argentina, 27 gennaio 1849. Rievoca le
ultime fasi della lotta tra Federico Barbarossa e la
Lega Lombarda, fino alla battaglia di Legnano del 29
maggio 1176. All’atto III il coro “Giuriam d’Italia
por fine ai danni, Cacciando oltr’Alpe i suoi tiranni…”. |
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1900:
TOSCA (Giacomo Puccini, 1858-1924). Libretto di Giuseppe
Giacosa e Luigi Illica. Prima rappresentazione: Roma,
Teatro Costanzi, 14 gennaio 1900. Ambientata a Roma nel
1800 dopo la soppressione del potere temporale dei papi
e la proclamazione della Repubblica. Le truppe
borboniche, approfittando dell’allontanamento
dell’esercito napoleonico per la spedizione in Egitto,
invadono Roma, abbattono la Repubblica e processano i
suoi esponenti.
*Tutte
le opere, esclusa TOSCA, sono precedute da ouverture,
sinfonia o preludio.
Franco Crosio e Bruno Ferrarotti |
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150 dell'Unità d'Italia
La
Bandiera Risorgimentale |