ASSOCIAZIONE CULTURALE GRUPPO SENZA SEDE
Alla cortese att.ne del :
Sig. PREFETTO DI VERCELLI Dott.Pasquale Minunni
DIFENSORE CIVICO REGIONALE Dott. Francesco Incandela
e p.c. Sig. QUESTORE DI VERCELLI Dott. Francesco Calvanese
SINDACO DI TRINO Sig.Giovanni Ravasenga
Oggetto : diniego del Sindaco di Trino alla concessione di locali comunali – protocollo 17531.
In data 3 ottobre c.m. il Sindaco di Trino Giovanni Ravasenga ci ha ancora una volta negato la concessione dei locali Comunali per il giorno 17 ottobre . Teniamo a precisare alla SV che , visto l’argomento della conferenza ( il 70° Anniversario delle leggi razziali contro gli Ebrei Italiani promulgate dal regime fascista) e il relatore (il noto avvocato e scrittore torinese Bruno Segre), avevamo esposto direttamente al Sindaco Ravasenga i temi dell’iniziativa durante un colloquio in Municipio,sottolineandone l’alto valore sociale e morale e l’assoluta inopportunità, irrazionalità e gravità di un diniego, anche per l’immagine che tale assurda posizione avrebbe avuto per Trino. Sarebbe stato un bel gesto per la collettività se il Comune avesse sponsorizzato l’iniziativa , ma purtroppo la risposta è stata di tutt’altro tenore.
A nostro modesto parere il Sindaco Giovanni Ravasenga (oltre a dimostrare un’insensibilità verso temi di così alto valore morale ed educativo) ancora una volta si è arrogato un diritto che non gli spetta (quello di giudice di associazioni e persone semplicemente in base alle proprie idee, simpatie senza alcun fondamento pratico e legislativo) portando a giustificazione pretestuose e non veritiere argomentazioni quali “attività politiche “ svolte dalla nostra Associazione .
La futilità e l’inconsistenza di tale tesi è facilmente suffragabile semplicemente osservando le numerosissime volte in cui il Sindaco stesso , nel corso dei suoi due mandati ha concesso, concede e concederà locali comunali , piazze, palchi di proprietà comunale e quant’altro all’ esponente politico più noto del vercellese, senza alcun problema di compatibilità così come regolarmente concede i locali della Biblioteca Comunale per iniziative che di culturale non hanno nulla a che vedere .
Vorrà convenire che tali atteggiamenti chiaramente discriminatori , sono la prova evidente della assoluta contraddizione e risibilità di quanto affermato nella lettera di diniego, nel tentativo di giustificare l’ingiustificabile.
La nostra Costituzione sancisce il diritto di esercitare le proprie idee e la parità di diritti di tutti gli Italiani (indipendentemente dalla propria razza, religione e idee politiche). Ma stiamo parlando di cultura (in particolare di ricordare una pagina nera della nostra storia e cioè delle leggi razziali, le quali portarono al genocidio di milioni di persone , delle quali più di sessantamila Italiani. La trasmissione della memoria alle future generazioni ci sembra semplicemente che sia un valore da trasmettere , tanto più tramite la testimonianza diretta di coloro che subirono queste ignobili leggi). Lo Statuto Comunale prevede che i locali debbano essere concessi ai Cittadini, alle Associazioni che ne facciano richiesta, senza che il Sindaco stesso si erga a Giudice supremo delle idee, delle simpatie o delle antipatie .
Crediamo che la tolleranza, il libero arbitrio, il poter esporre le proprie idee siano dei diritti e non delle ” gentili concessioni” a discrezione delle autorità. Il Sindaco dovrebbe essere, in quanto rappresentante di tutti i Cittadini e quindi garante delle libertà individuali, il primo a rispettare i regolamenti.
Siamo certi che la SV vorrà intervenire per riportare nei giusti termini i valori di tolleranza , di civile convivenza e di rispetto che la nostra Comunità sta purtroppo perdendo.
Distinti saluti.