In questa pagina raccogliamo una serie di documenti riguardanti la Società Terre D'Acqua (che sta operando per diventare Fondazione |
Trino, 03 novembre 2009 (lettera inviata al
giornale "La Sesia) Gentile Direttore, a proposito delle «Fondazione Terre d’Acqua», il consigliere comunale trinese di minoranza (PD), Alessandro Demichelis, ha dichiarato al suo giornale: “Quando Ravasenga propose di dare i beni alla Fondazione ci fu chi polemizzò fortemente; oggi quel qualcuno non si fa più vivo, e la proposta di Felisati è quella di Ravasenga”. Sicuri che la sua redazione sarà stata tempestata di e-mail e telefonate per scoprire l’identità di “quel qualcuno” (che il coraggio politico di Demichelis non è stato sufficiente ad identificare), vorremmo dare il nostro contributo per la ricerca del reprobo innominato. Occorre subito indagare tra le associazioni culturali di Trino: «Tridinum», «Lantarnin dal ranatè», «Circolo culturale trinese», «Comitato del carnevale storico trinese», «Associazione culturale Gruppo senza sede», «Famija trineisa». Per quanto ci riguarda confermiamo che la nostra posizione sulla «Fondazione» non è cambiata di una virgola, ritenendo di assoluta inutilità e spreco di denaro pubblico (per una paese di 7.800 abitanti) un simile carrozzone istituzionale. In più abbiano affermato, in un chiaro confronto con il Sindaco Felisati, che, in virtù della nostra netta convinzione, avremmo anche sostenuto (se fossimo stati pubblici amministratori) un ricorso legale al fine di annullare l’impegno economico del Comune di Trino sottoscritto dalla precedente Giunta Ravasenga. Vorremmo ancora ricordare a Demichelis che, quando prima delle ultime elezioni amministrative proponemmo un incontro tra tutte le associazioni culturali per far fronte comune contro gli sprechi della «Fondazione», nessuno rispose al nostro invito e men che meno le associazioni vicine al PD. Detto della nostra posizione vorremmo ora porre noi all’esponente del PD trinese due semplici quesiti: 1) perché il consigliere comunale Demichelis, nel pieno delle sue facoltà rappresentative, non indirizza i propri dubbi legali sulla «Fondazione» al Consiglio Regionale e direttamente alla Presidente Mercedes Bresso, che pare stia ratificando l’atto di costituzione della «Fondazione»?; 2) nel caso in cui la Presidente Bresso abbia già ratificato, come probabile, la costituzione della «Fondazione», se la sentono Demichelis e gli altri due consiglieri comunali del PD, unitamente a tutto il partito locale, di promuovere un ricorso amministrativo contro tale decisione?: la nostra Associazione, come già detto, si rende disponibile, fin da subito, a collaborare per allestire banchetti di raccolta fondi a sostegno di tale iniziativa politico-amministrativa. Arrivati a questo punto a Demichelis, senza tante ipocrisie, non resta che scovare, tra le altre associazioni culturali trinesi, “quel qualcuno” favorevole alla «Fondazione». Potrebbe cominciare con il sentire la «Tridinum» ed il «Circolo culturale trinese», che sappiamo frequentate da autorevoli esponenti del PD, e non è escluso che proprio lì possa scoprire “quel qualcuno” tanto agognato. L’associazione culturale “Gruppo senza Sede” Trino, 4 dicembre 2006 Come si fumano 145.000 Euro I nostri concittadini devono sapere che il Comune di Trino, entro il 3 gennaio 2007 cioè appena dopo Natale, butterà via altri 145.000 euro (quasi 300 milioni di lire) per darli alla stessa Società di cui l’assessore Giolito è "amministratore".Questa Società si chiama "Terre d’Acqua della Provincia Aurea" ed è, secondo noi, semplicemente inutile perché continuerebbe a fare, nel settore turistico-culturale, un lavoro amministrativo che un Sindaco ed una Giunta comunale dotati di sufficiente olio di gomito e capacità organizzativa saprebbero e potrebbero fare loro stessi. Purtroppo per i Trinesi non è il caso della Giunta Ravasenga la quale, seppur stipendiata dalla nostra comunità, ha imposto di "delegare", spendendo altri soldi dei cittadini, parte delle sue ordinarie competenze operative. Noi non ci stiamo a questo spreco di denaro pubblico e chiediamo ai Trinesi di indignarsi e protestare contro l’Amministrazione Rosso-Ravasenga-Rosso che non ha nemmeno il coraggio di confrontarsi apertamente con la popolazione. Il Gruppo senza sede
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TRINO,
AGOSTO 2007 RISPOSTA ALL'INGEGNER SIRCHIA Gentile Direttore, il leader politico casalese di Forza Italia Nicola Sirchia ("ingegnere meccanico con specializzazione in organizzazione aziendale", "Coordinatore degli Azzurri casalesi", consigliere comunale e provinciale il cui ultimo, strepitoso slogan è: "riscopriamoci orgogliosamente casalesi", già Presidente del "Comitato per la Vittoria di Casale e Valenza in Motore Azzurro" espressione dei "Legionari e Legionarie Azzurre" e dei "Difensori del Voto" alle elezioni politiche 2006) ha tentato di impartire una fumosa lezione di organizzazione amministrativa degli enti locali ai Trinesi che si oppongono alla società (non casalese) "Terre d’Acqua della Provincia Aurea s.r.l." (La Sesia 13/7/07). Forse per giustificare il suo stipendio di amministratore delegato della sopraddetta società, sulla quale il comune di Trino ha versato e continua a versare una barca di soldi, l’ing. Sirchia ha cercato di difendere (facendo prendere un po’ di fiato al suo collega d’amministrazione e assessore comunale al bilancio Giolito!) una pessima scelta amministrativa della Giunta Ravasenga: perché tale è la creazione di un carrozzone societario dispendioso ancorché inutile (com’è appunto "Terre d’Acqua") proprio in ordine all’"attività di riqualificazione, promozione e valorizzazione del territorio trinese"; attività che potrebbe invece essere svolta dagli stessi amministratori comunali (come ben, infatti, riescono a fare i parsimoniosi amministratori volontari di altri Enti pubblici e privati locali non foraggiati dal comune di Trino). Quindi l’ing. Sirchia (politicamente un "nipote d’arte", come si evince dal suo sito informatico) continui pure a fingere di non sapere che la costituzione delle "società in house" esalta l’influenza della "politica" sull’attività amministrativa e di mercato degli enti locali, "aggirando", di fatto, anche il controllo democratico delle opposizioni del consiglio comunale, ma ci risparmi almeno l’insincera e sgradevole affermazione con la quale "fatica a comprendere le critiche indirizzate ai costi" della società da lui amministrata (con l’on.Rosso e l’assessore Giolito) a carico della comunità trinese. Provi invece ad essere più rispettoso dei giudizi negativi espressi da alcuni cittadini trinesi e accetti (in nome della trasparenza amministrativa e dello stesso tignoso metodo politico che lui sperimenta come minoranza del consiglio comunale di Casale quando denuncia le "situazioni di perenne difficoltà nell’ottenere informazioni, documenti e specificazioni dovute") queste richieste: chiarisca, una volta per tutte, attraverso un documento contabile rendicontato, quanti soldi la stessa società "Terre d’Acqua" ha ricevuto, dal 3 gennaio 2005 ad oggi, dal Comune di Trino, e ,visto che c’è, anche da enti ed associazioni trinesi; naturalmente l’elenco di tutte le contribuzioni ricevute dovrebbe essere corredato dai singoli e rispettivi atti amministrativo-contabili e ordinativi di pagamento emessi dai funzionari responsabili dei settori comunali di competenza o altri responsabili di associazioni locali. Noi crediamo che il Comune di Trino abbia elargito a "Terre d’Acqua", dal gennaio 2005 all’agosto 2007, non meno di 300.000 euro. Un’ultima curiosità: perché a questa formidabile società "Terre d’Acqua" che, secondo l’ing. Sirchia, garantisce "risultati efficienti e flessibilità operativa" (anche un bambino di tre anni, privo di master in organizzazione aziendale ma pieno di soldi, sa spenderli in divertimenti ed in cibo…) non hanno aderito altri comuni come Vercelli, Livorno Ferraris, Crescentino, Varallo, Gattinara, Santhià, Palazzolo, Fontanetto, ecc…? Cordiali saluti Il Gruppo senza sede
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