Resoconto del
dibattito
pubblico "La nuova Legge sul nucleare" organizzata da
Legambiente e dal Gruppo Senza Sede il giorno 15 luglio 2009.
Dal giornale "Il Monferrato" del 17.07.09.
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Una petizione popolare Ha quindi parlato Gianpiero Godio, affrontando alcuni degli aspetti della legge: -Siamo contrari al nucleare perché è la tecnologia più pericolosa rispetto all'utilizzo delle materie fossili. Sogin dice di smantellare i propri impianti, ma non è vero perché si tratta solo della trasformazione degli impianti in depositi: ne sono un esempio Trino, Saluggia e Bosco Marengo. E' chiaro che il problema energetico esiste, ma la soluzione è fatta di efficienza. Questa legge delega il Governo a localizzare centrali nucleari, impianti e depositi, stabilendo le compensazioni e dichiarando i siti aree di interesse strategico nazionale, di fatto saltando il parere degli Enti locali -. Anche per questo Legambiente ha promosso una petizione dal titolo: "Nelle decisioni sul nucleare devono essere sentiti i cittadini". Il rischio per Leri Cavour. E' quindi seguito il dibattito in sala. C'è chi ha fatto notare come il Consiglio comunale di Crescentino si sia recentemente espresso in maniera contraria sul nucleare, chi ha ricordato come dopo vent'anni si torni a parlare di questa vicenda, auspicando l'alzata di scudi della gente e dei Comitati, come avvenne in occasione del Referendum del 1987. -Sono straconvinto che si farà una centrale, si farà a Leri Cavour - ha detto Gigi Guasco, Sindaco di Costanzana - che è l'unico terreno del Piemonte, se non addirittura dell'intero Nord Italia, ancora di proprietà dell'ENEL. Quell'area ha tutte le caratteristiche di sicurezza necessarie per ospitare un impianto. Quando si vuole dire no bisogna mettere insieme le forze: o la scelta del sito verrà messa in discussione in maniera tangibile, oppure questo territorio si vedrà arrivare almeno un'altra centrale. Spero di essere smentito. Chi svolge un riolo di amministratore locale ha la possibilità e il dovere, almeno in maniera formale, di mettere in sicurezza il proprio territorio - . Incalzato da alcune domande della platea, ha poi preso la parola il Sindaco di Trino Marco Felisati: - Con la mia presenza qui stasera voglio testimoniare una sensibilità antinuclearista, pur sapendo che c'è una parte della popolazione trinese che non è contraria al nucleare. Sarà molto importante operare sulla comunicazione per costruire una espressione democratica e per potersi esprimere su questo tema. Come Amministratore devo dire che il Comune di Trino può prendere una posizione in Consiglio Comunale sul deposito e sull'impianto. Peraltro il Consiglio Comunale in passato si è già espresso: no al deposito nazionale, sì al decommissioning e all'allontanamento del combustibile ancora presente a Trino-. Il Comune si esprima. Il Primo Cittadino ha poi aggiunto - i terreni di cui si parla hanno un vincolo agricolo ambientale, previsto anche dal nuovo piano regolatore. Il Comune di Trino ha già fatto quanto poteva per la salvaguardia e la sicurezza del territorio. Su questa vicenda è necessario coinvolgere anche i cittadini: per questo stiamo pensando ad una consultazione della popolazione e ad un referendum. Dal punto di vista burocratico i passaggi sono stati fatti -. Una posizione che non ha convinto Fausto Cognasso: - Lo smantellamento della Centrale Fermi non rispetta la legge. Io mi spetterei che il Sindaco si faccia difensore del territorio in maniera netta. Il Vercellese deve ribellarsi alla sua vocazione "nuclearista": questo territorio ha bisogno di amministratori che non devono chinare la testa.- Infine Gianpiero Godio ha invitato l'Amministrazione di Trino - ad essere contraria alla realizzazione di un deposito, non soltanto del deposito nazionale, che difficilmente si farà a Trino-. (Scritto da Maurizio Inguaggiato). E' possibile scaricare due articoli tratti dal giornale "La Sesia" del 17.07.09. |